Grecia

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Grecia
Grecia – Bandiera Grecia - Stemma
(dettagli) (dettagli)
Ελευθερία ή Θάνατος
Eleftherìa ì Thànatos
Libertà o morte
Grecia - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome completo Repubblica Ellenica
Nome ufficiale Ελλας-Ellas - Ελληνική Δημοκρατία-Ellinikí Dhimokratía
Lingue ufficiali greco
Capitale Atene  (745.514 (comune), 4.013.368 (area metropolitana) ab. / 2007)
Politica
Forma di governo Repubblica parlamentare
Presidente Karolos Papoulias
Primo Ministro Lucas Papademos[1]
Indipendenza 25 marzo 1821
dall'Impero Ottomano
Ingresso nell'ONU 25 ottobre 1945 1
Ingresso nell'UE 1º gennaio 1981
Superficie
Totale 131.940 km² (94º)
 % delle acque 0,86 %
Popolazione
Totale 11.295.002 ab. (2010) (74º)
Densità 84 ab./km²
Geografia
Continente Europa
Fuso orario UTC+2
UTC+3 in ora legale
Economia
Valuta Euro
PIL (PPA) 318.082 milioni di $  (37º)
PIL pro capite (PPA) 27.624 $  (2011)  (29º)
ISU (2011) 0,861 (molto alto) (29º)
Varie
TLD .gr, .eu
Prefisso tel. +30
Sigla autom. GR
Inno nazionale Imnos Is Tin Eleftherian
Festa nazionale 25 marzo
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1È uno dei 51 Stati che hanno dato vita all'ONU nel 1945.
Evoluzione storica
Stato precedente Flag of Greece (1822-1978).svg Regno di Grecia
 

La Grecia (in greco: Ελλάδα, oppure Ελλάς, Hellas), nome ufficiale Repubblica Ellenica (in greco: Ελληνική Δημοκρατία, Ellinikì Dimokratía [e̞liniˈkʲi ðimo̞kɾaˈtia]), è uno Stato membro dell'Unione Europea e situato nell'Europa meridionale, il cui territorio coincide in gran parte con l'estremo lembo sud della penisola balcanica.

Confina a Nord con Albania, Repubblica di Macedonia e Bulgaria, oltre che con la Turchia a nord-est. È bagnata dal Mar Egeo a est e a sud, mentre il suo versante occidentale è bagnato dal Mar Ionio. Più di 1/5 della superficie totale è composta da oltre 3000 isole e isolotti, 167 delle quali abitate.

La Grecia moderna affonda le sue radici nella civiltà della Grecia antica, generalmente considerata la culla della civiltà occidentale. È infatti la patria della democrazia[2], della filosofia occidentale[3], dei Giochi olimpici, della letteratura occidentale e della storiografia, nonché di importanti principi matematici e geometrici, del teatro e della medicina occidentali.

La Grecia è un Paese sviluppato, al venticinquesimo posto nella scala mondiale per indice di sviluppo umano e con un reddito pro capite di 30.535 $. È uno dei 51 Stati che nel 1945 hanno dato vita all'ONU, è entrata nell'UE nel 1981 (allora CEE), ha adottato l'Euro con gli altri Paesi nel 2002, è membro della NATO dal 1952,[4] dell'OCSE dal 1961, è membro fondatore dell'Organizzazione della Cooperazione Economica del Mar Nero e un membro dell'Agenzia Spaziale Europea[5]. Ha inoltre ospitato i Giochi della XXVIII Olimpiade ad Atene nel 2004.

Ha come capitale Atene, mentre la seconda città più importante del Paese è Salonicco, spesso chiamata Συμпρωτεύουσα (Symprotevousa cioè "co-capitale") in greco.[6]

Indice

[modifica] Etimologia

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Denominazioni dei Greci.
Il Tholos di Delfi

Il nome originale della Grecia in lingua greca è Ελλάς = Ellás /e̞ˈlas/. Tale nome è reso in italiano con ‘Hellas' seguendo le antiche convenzioni politoniche. Meno formalmente, ma più comunemente, è chiamata Ελλάδα = Elláda /e̞ˈlaða/. Nel mito antico, la dea Elle o la sua personificazione maschile, l'eroe eponimo Elleno era l'antenato delle tre stirpi elleniche.
Etimologicamente deriva da Sellas, "terra lunare", "spoglia di vegetazione" ma anche "dove si venera la luna" (Selene, appunto), la cui s iniziale è caduta lasciando come relitto un'aspirazione.
Il termine utilizzato nelle lingue europee (italiano: Grecia, inglese: Greece, francese: Grèce, spagnolo: Grecia, tedesco: Griechenland, russo: Греция) è di origini controverse: compare per la prima volta in un frammento de "Il catalogo delle donne", comunemente attribuito ad Esiodo, in cui si menziona un eroe chiamato Γραικός o Graikos (attraverso il latino Graecus), figlio di Zeus e Pandora; nel suo significato etnico il termine, secondo Aristotele, era un antico nome della tribù Achea dei Beozi a nord dell'Attica, detti graekoi.
Nel periodo dell'Impero romano il termine fu adottato per indicare tutte le popolazioni della stessa area culturale e linguistica, a causa dell'immigrazione massiccia dei pacifici Beozi a Roma, scribi ed eruditi che insegnarono il greco, che fu lingua franca per secoli, ai giovani romani.
Nelle lingue mediorientali, invece, (turco Yunanistan, arabo يونان, ebraico יוון, persiano antico Yaunâ) si utilizza la radice Ιωνία che sta per Ionia, regione dell'Asia Minore dove dall'antichità fino al 1923 c'era una consistente presenza di greci etnici.

[modifica] Storia

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Storia della Grecia.
Il meccanismo di Anticitera, oggi conservato al museo archeologico nazionale di Atene, è una delle massime espressioni della tecnologia della Grecia antica
L'impero ellenistico di Alessandro Magno alla sua massima espansione

La Grecia è stata la prima area in Europa dove sono sorte delle civiltà avanzate, in particolare la Civiltà minoica sull'isola di Creta e la Civiltà micenea nel Peloponneso, già in piena fioritura nel 1500 a.C. In seguito iniziarono ad emergere varie Città-Stato lungo la penisola Greca e lungo le coste del Mar Nero, in Sud Italia e in Anatolia, raggiungendo un elevato grado di prosperità e ricchezza che risultò in un vero e proprio boom culturale con espressioni nei campi più svariati, tra cui l'architettura, il teatro, la scienza e la filosofia, che portarono anche alla nascita della democrazia nell'Atene dell'età classica. Fra le città-stato, Atene e Sparta portarono la Grecia a respingere con successo l'invasore persiano nelle guerre omonime. Entrambe furono poi messe in ombra da Tebe e in seguito dal Regno di Macedonia, che occupava la parte più settentrionale dell'antica Grecia. Fu Alessandro Magno ad unire il Mondo Greco e a guidarlo in vittoria contro l'Impero persiano, costruendo uno degli imperi più grandi che la storia avesse visto fino allora. All'impero di Alessandro seguì l'età ellenistica[7] e due secoli dopo, nel 146 a.C., la conquista da parte dei Romani. Molti Greci migrarono ad Alessandria d'Egitto, ad Antiochia e a Seleucia e tutte le altre nuove città ellenistiche in Asia e Africa fondate da oppure dopo Alessandro.[8]

Mistra, una delle ultime roccaforti bizantine, è una delle tante testimonianze dell'Impero nella penisola ellenica.

La risultante fusione tra cultura romana ed ellenica portò alla formazione dell'Impero bizantino, la cui capitale Costantinopoli, fondata nel 330 d.C., ne divenne il centro politico e culturale. Tuttavia, a differenza dell'Impero Romano, l'Impero Bizantino aveva una maggiore impronta greca fin dall'inizio, soprattutto culturale: infatti il greco era la lingua maggiormente diffusa tra la popolazione,[9] e nel 610 Eraclio I fece diventare il greco lingua ufficiale dell'Impero, e si proclamò Basileus (in greco Βασιλεύς, Re) dell'Impero, invece che Augustus come era in uso fino ad allora. L'Impero Bizantino ebbe per più di 1100 anni un importante ruolo culturale e militare, avente come fondamenti culturali il cristianesimo ortodosso e la lingua greca. La minaccia turca, concretizzatasi nel 1071 con l'invasione dell'Anatolia, provocò l'indebolimento e il crollo dell'impero sino alla caduta di Costantinopoli nel 1453 per mano degli Ottomani. In quel momento quasi tutta la Grecia si trovava già sotto dominio ottomano, spingendo la maggior parte dell'intellighenzia dell'impero a migrare verso le parti d'Europa (tra cui l'Italia) che non erano sotto il dominio della Porta, e giocando un ruolo importante nella genesi del Rinascimento tramite il trasferimento di opere greche al resto dell'Europa occidentale.[10] Nonostante ciò il dominio Ottomano portò ad una maggiore coesione dei Greci Ortodossi, che trovarono nella religione e nella lingua uno dei punti fermi della loro identità nazionale.

Dopo la Guerra d'indipendenza greca, combattuta contro l'Impero ottomano dal 1821 al 1829[11] e vinta grazie all'intervento decisivo delle grandi potenze europee, le quali il 20 ottobre 1827 distrussero a Navarino la flotta Egiziano-Ottomana,[12] il neo-nato Stato Greco fu pienamente riconosciuto dal Protocollo di Londra. Nel 1827 Ioannis Kapodistrias, un nobile Greco proveniente dalle Isole Ionie, fu scelto come primo governatore della nuova Repubblica. Tuttavia fu assassinato, e le Grandi Potenze Europee instaurarono un governo monarchico, con il bavarese Ottone di Wittelsbach come primo monarca Greco. Nel 1843 una rivolta forzò il Re a concedere una Costituzione e un'assemblea rappresentativa. Tuttavia a causa del suo atteggiamento autoritario egli fu detronizzato nel 1863,[13] venendo rimpiazzato dal Principe Vilhelm di Danimarca, che prese il nome di Giorgio I di Grecia. Questi aggiunse allo Stato Ellenico le Isole Ionie, un regalo d'incoronazione da parte dell'Impero britannico.[14] La Tessaglia e Volos vennero acquisite senza combattere nel 1881 in seguito all'intercessione delle Grandi Potenze.[15] Nel 1877 Charilaos Trikoupis, liberale,[15] una figura dominante nel mondo politico Greco al quale è attribuito un importante ruolo nel miglioramento delle infrastrutture del Paese, restrinse il potere del Re di interferire nell'assemblea qualora quest'ultima avesse voluto approvare una mozione di sfiducia nei confronti del primo ministro. Egli si alternò al potere nei vent'anni seguenti con Theodoros Dilighiannis, di orientamento conservatore.[15] Nel 1896 la Grecia organizzò i Primi Giochi Olimpici moderni ad Atene.

Come risultato delle Guerre balcaniche, il territorio Greco si ampliò notevolmente, incorporando Creta (già autonoma dal 1897), parte della Macedonia e dell'Epiro, oltre a diverse isole Egee.[16] Durante la Prima Guerra Mondiale il forte disaccordo fra il Re Costantino I, tendente alla neutralità, e il carismatico primo ministro Eleftherios Venizelos, favorevole ad un intervento a fianco dell'Intesa, portò alla divisione del paese ("Scisma nazionale"), risoltasi solo con l'esilio del Re, a cui successe il figlio Alessandro.[17]

25 marzo 1821, inizia la guerra d'Indipendenza: il metropolita di Patrasso, Germanos, benedice la bandiera greca nel monastero di Agia Lavra. Dipinto di T.P.Vryzakis (1865)

In seguito alla vittoria al fianco dell'Intesa, col trattato di Sèvres la Grecia ottenne la Tracia orientale e Smirne col suo entroterra.[18] Quest'ultima venne occupata dall'esercito greco nel 1919 in seguito all'occupazione italiana di Antalya.[19] In seguito al rifiuto dei nazionalisti turchi di accettare il trattato di Sèvres, l'esercito greco attaccò la Turchia nazionalista di Mustafa Kemal Atatürk puntando su Ankara.[20] La morte di Re Alessandro[21], l'inattesa sconfitta elettorale di Venizelos[21] e il ritorno di re Costantino[20] non cambiarono la politica greca in Asia Minore.[20] La Guerra greco-turca finì in maniera catastrofica per la Grecia, la quale dovette abbandonare Smirne e e la Tracia Orientale.[22] Il Trattato di Losanna, ratificato nel 1923, chiuse le ostilità fra i due Paesi, i quali accettarono di effettuare un importante scambio di popolazioni secondo il criterio dell'appartenenza religiosa (1.100.000 Greco Ortodossi contro 380.000 Musulmani).[23][24] L'afflusso dei profughi pose la Grecia di fronte a problemi enormi, ma d'altra parte fece di essa una nazione etnicamente omogenea.[23]

Secondo svariate fonti, tra cui documenti depositati alle Nazioni Unite e di vari storici,[25][26][27] centinaia di migliaia di Greci del Ponto morirono in quello che è spesso chiamato il genocidio dei Greci del Ponto[28], una regione dell'Asia minore che si affaccia sul Mar Nero. Le vittime del massacro perpetrato dalle autorità turche sono stimate a 360.000 secondo le fonti delle Nazioni Unite,[27] ma alcune fonti parlano addirittura di 1 milione di morti. Il genocidio della popolazione greca dell'Asia Minore è stato ufficialmente riconosciuto, oltre che dalla Grecia e da Cipro, da vari Stati americani come il New Jersey,[29] il Massachussetts[30] e l'Illinois.[31]

Gli anni venti e trenta videro nel paese l'abolizione della monarchia[32], una serie di governi inefficaci guidati dai militari[33], una grave crisi economica dovuta al crollo del 1929[34], il ritorno al potere di Venizelos[33] sino al suo esilio definitivo nel 1935[35], il ristabilimento della monarchia con Re Giorgio II[35], sino a che il 4 agosto 1936[36] il generale Ioannis Metaxas instaurò con un colpo stato una dittatura di tipo fascista.[37] Il 28 ottobre 1940 l'Italia chiese alla Grecia la resa con un ultimatum, ma Metaxas si rifiutò di accettare l'ordine impostogli da Mussolini ("Giornata del NO").[38] Ne seguì la guerra fra Italia e Grecia, in cui le forze armate italiane furono respinte all'interno dell'Albania, rischiando anche di perdere Valona.[39] La Grecia fece così registrare alle forze Alleate la prima vittoria nella Seconda guerra mondiale contro l'Asse.[39] Dopo la morte di Metaxas nel gennaio 1941,[40] l'intervento della Germania, che si voleva assicurare il fianco sud-orientale nell'imminenza dell'attacco all'URSS,[40] fece capitolare in breve tempo le forze elleniche, ma l'occupazione nazi-fascista in Grecia non ebbe facile vita per via della resistenza.[41] Più di 100.000 civili greci morirono durante l'inverno del 1941-42. Nel 1943 quasi l'intera comunità ebraica greca fu deportata in campi di sterminio nazisti.[42]

Dopo la liberazione, la Grecia fu teatro di una guerra civile fra la Destra e la Sinistra (Comunisti), la prima sostenuta dal Regno Unito e dagli Stati Uniti, la seconda dall'URSS. La guerra civile portò ad importanti danni economici e a tensioni fra la Destra e la Sinistra per i 30 anni che seguirono.[43] I 20 anni seguenti furono caratterizzati da una marginalizzazione della sinistra nelle sfere politiche e sociali, ma anche da una significativa crescita economica. In particolare, la Grecia dal 1950 al 1973 ebbe uno dei tassi di crescita economica più alti del mondo, seconda soltanto al Giappone per rapidità di sviluppo.

Le relazioni fra Grecia e Turchia, normalizzatesi dopo la Catastrofe in Asia Minore, tornarono a deteriorarsi negli anni 50 in seguito al problema di Cipro. La volontà della maggioranza Greca dell'isola di unirsi alla madrepatria dopo la fine del dominio coloniale Inglese (Enosis) e i tumulti susseguenti provocarono la violenta reazione del governo turco, culminata con il pogrom del settembre 1955 ad Istanbul, un insieme di violenze ed enormi danni materiali perpetrati da agenti provocatori del governo di Adnan Menderes ai danni delle minoranze Greche, Ebree e Armene.[44]

Espansione territoriale del moderno Stato Greco dal 1832 al 1947

Nel 1965, un periodo di instabilità politica condusse al colpo di Stato del 21 aprile 1967, tramite la Dittatura dei colonnelli, appoggiata dal governo americano. La politica economica dissennata della giunta[45] e la rivolta degli studenti dell'Università Politecnica di Atene nel novembre 1973 provocarono un altro colpo di stato militare.[46] Nel 1974, il tentativo della nuova giunta di impadronirsi di Cipro fomentando un colpo di stato contro l'arcivescovo Makarios[47] e la susseguente invasione turca[47] provocarono la sua caduta e il ristabilimento della democrazia.[48]

Il primo premier fu Konstantinos Karamanlis, rientrato da Parigi dove viveva in esilio volontario dal 1963.[49] Il 14 agosto 1974, le forze militari greche si ritirarono dalla struttura di comando della NATO in protesta per la noncuranza dei vertici dell'organizzazione nei confronti dell'occupazione turca di Cipro Nord.[50] Nel 1975 la monarchia fu definitivamente abolita tramite un referendum, ed entrò in atto la Costituzione Repubblicana. Nel frattempo, Andreas Papandreou fondò il Partito Socialista Panellenico o PASOK, in risposta alla creazione, da parte di Konstantinos Karamanlis, del partito di centro-destra Nuova Democrazia o ND. Questi due partiti in contrapposizione domineranno la scena politica per gli anni seguenti.

Nel 1980 la Grecia rientrò nella struttura di comando della NATO.[51] Negli ultimi due decenni le relazioni con la vicina Turchia sono migliorate sostanzialmente, ad esempio nell'estate 1999 un forte terremoto colpì entrambi i paesi ed essi si offrirono vicendevolmente aiuto.[52]

La Grecia è diventata il decimo membro dell'Unione Europea nel 1 gennaio 1981. Gli ultimi decenni presentano una crescita economica elevata, un notevole sviluppo delle infrastrutture e degli investimenti, sia europei che greci, entrate cospicue dalle industrie della marina mercantile (la più grande del mondo[53]) e dal turismo. Oggi la Grecia è uno Stato che gode di un livello di benessere elevato, testimoniato dai valori dall'Indice di sviluppo umano e dal PIL pro-capite. Il Paese ha adottato l'Euro nel 2001 con gli altri Paesi europei e ha organizzato con successo i Giochi Olimpici del 2004 ad Atene.

[modifica] Geografia

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Geografia della Grecia.
Il ponte Rion Antirion nei pressi di Patrasso
La spiaggia del Navagio sull'isola di Zante
Una panoramica del porto commerciale del Pireo. La marina mercantile greca è fra le prime del mondo per tonnellaggio e rappresenta il 4,5% del PIL del Paese.

La Grecia è formata dalla parte continentale più meridionale della penisola balcanica, che si espande verso sud abbracciata dal Mar Egeo e dal Mar Ionio, dalla penisola del Peloponneso, separata dal resto del continente dall'istmo e dal Canale di Corinto, oltre che da più di 1500 isole nel Mar Egeo e nel Mar Ionio, le più importanti delle quali sono Creta, Eubea, Lesbo, Chio, e quelle facenti parte della prefettura del Dodecaneso, delle Cicladi e delle Isole Ionie. La Grecia è il dodicesimo Stato al mondo per estensione costiera, con 13.676 km di coste, e ha una linea di confine lunga 1.160 km.

L'80% circa della Grecia è composto da montagne o colline, tanto da essere uno dei Paesi europei più montuosi. Il Monte Olimpo, un luogo importante della cultura ellenica nel passare degli anni, è alto 2.917 m, ed è la vetta più alta del Paese. Considerato un tempo la residenza degli Dei, è oggi molto popolare fra gli amanti dell'alpinismo e del trekking. La Grecia occidentale presenta diversi laghi ed è dominata dalla catena montuosa del Pindo, che raggiunge l'altitudine di 2.637 m in corrispondenza del Monte Smolikas. In queste zone, la Gola di Vikos è un altro luogo molto amato da chi pratica sport alpini, con diversi sentieri anche accessibili agli amatori.

Le catene montuose continuano poi nel Peloponneso, sulle isole di Kythera e Antikythera, fino all'isola di Creta. Le isole dell'Egeo costituiscono le vette di catene montuose sottomarine che una volta formavano un'estensione del continente principale. Il Pindo è caratterizzato da numerose gole, canyon, e altre formazioni notevoli come le impressionanti Meteore, delle formazioni rocciose alte diverse centinaia di metri che attirano migliaia di turisti ogni anno.

La Grecia nordorientale è caratterizzata da un'altra catena montuosa importante, quella dei Monti Rodopi, che si espandono lungo la regione amministrativa della Macedonia orientale e Tracia, una regione coperta da vaste e antiche foreste. La famosa foresta di Dadia si trova nella prefettura di Evros, nella parte più nordorientale della Grecia.

Grandi pianure si trovano nelle prefetture delle regioni della Tessaglia e della Macedonia Centrale,che costituiscono zone chiave dell'agricoltura su larga scala. Specie marine rare come la foca monaca e le tartarughe caretta caretta vivono nei mari che circondano la Grecia continentale, mentre le dense foreste del continente sono l'habitat di animali in pericolo come l'orso bruno, la lince e il capriolo.

La vegetazione spazia dai boschi di conifere, e in particolare pini e abeti (nella sottospecie abete greco), alle foreste di querce e platani, fino alla macchia mediterranea.

Importanti fiumi sono: l'Aliacmone, (il principale per lunghezza), l'Achelòos, Peneo, l'Evros, lo Strymon, il Mesta, e l'Axios, la maggior parte dei quali si trovano nelle regioni al centronord della Grecia.

I laghi principali si trovano nella zone settentrionale: il lago Trichonida nell'Etolia, il lago Volvi, il lago di Koroneia e il lago Vegoritida nella Macedonia Centrale, e il lago Vistonida nella Macedonia Orientale.

[modifica] Popolazione

Secondo le stime per il 2010, la Grecia ha una popolazione di circa 11.300.000 abitanti,[54] composta per il 98% da greci e per il restante 2% da varie minoranze, oltre a vari gruppi di immigrati, provenienti principalmente da Albania, Bulgaria e Georgia (v. paragrafi sotto).

[modifica] Demografia

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Demografia della Grecia.
Ermoupoli, sull'isola di Syros.
Il porto medievale della città di Rodi.
L'isola di Mykonos, dell'arcipelago delle Cicladi.
Uno dei monasteri bizantini delle Meteore, in Tessaglia.

Sulla base del censimento del 2001 svolto dal Servizio Nazionale di Statistica, la Grecia ha una popolazione di 10.964.020 abitanti,[55] 11.257.285 secondo le stime per il 2009. Di questi, il 58,8% vive nelle aree urbane, mentre solo il 28,4% in quelle rurali. Ben 5 milioni di greci vivono nelle due maggiori città, Atene e Salonicco. Sebbene la popolazione continui a crescere, la Grecia affronta oggi un serio problema demografico: per la prima volta, nel 2002, il numero dei decessi ha superato quello delle nascite. Dal 1981 è calato considerevolmente il numero di matrimoni, ed è invece aumentato quello dei divorzi.[55] Il risultato di questi cambiamenti sociali è che oggi solo il 15% della popolazione è sotto i 14 anni di età, mentre il 68% è compreso nella fascia che va dai 15 ai 64 anni.[55]

[modifica] Immigrazione

Secondo le norme vigenti, i cittadini dell'Unione Europea hanno il diritto di vivere e lavorare liberamente in Grecia.[56] Tuttavia esistono disposizioni transitorie per i cittadini bulgari e rumeni, che temporaneamente devono seguire regole diverse[57], almeno fino al riesame della questione nel 2009.

Similmente ad altri paesi europei, la popolazione greca è attualmente in crescita grazie al saldo migratorio netto, nonostante il calo del tasso di natalità che si registra negli ultimi anni. I flussi migratori verso la Grecia sono iniziati già nei primi anni novanta, conseguentemente al crollo del blocco orientale e alla caduta dei vecchi regimi comunisti come quello di Enver Hoxha in Albania, ma anche per il continuo aumento del PIL pro capite greco. Dall'inizio del nuovo millennio è diventato inoltre sempre più forte il flusso migratorio da Paesi asiatici come il Pakistan e il Bangladesh, ma anche dall'Iraq e dall'Afghanistan,[58] per via delle richieste di asilo politico.

Secondo il censimento del 2001 svolto dal Servizio Nazionale di Statistica, e un rapporto pubblicato dal Hellenic Migration Policy Insitute, gli stranieri regolarmente residenti in Grecia nel 2001 erano 797.091, pari al 7.3% della popolazione totale.[59] I residenti regolari in Grecia sono suddivisi in base alla cittadinanza del Paese di origine nel modo seguente:

Pos. Cittadinanza Popolazione  % del totale*
1 bandiera Grecia 10.166.929 92,7%
2 bandiera Albania 443.550 4,04%
3 bandiera Bulgaria 37.463 0,34%
4 bandiera Georgia 23.159 0,21%
5 bandiera Romania 23.115 0,21%
6 bandiera Stati Uniti d'America 22.507 0,20%
7 bandiera Russia 18.219 0,16%
8 bandiera Germania 15.144 0,14%
9 bandiera Ucraina 14.149 0,13%
10 bandiera Polonia 13.550 0,12%
11 bandiera Pakistan 11.192 0,10%
12 bandiera Australia 9.677 0,08%
13 bandiera Turchia 8.297 0,07%
14 bandiera Italia 7.970 0,07%
15 bandiera Egitto 7.846 0,07%
16 bandiera Armenia 7.808 0,07%
17 bandiera India 7.409 0,06%
Resto del Mondo 126.036 1,15%
Fonte: Greek Country Report, Hellenic Migration Policy Institute, Luglio 2008 e Servizio Nazionale di Statistica.[60]

Tuttavia si stima che oggi il numero degli immigrati effettivi sia più alto, visti i flussi in continuo aumento, e il mancato conteggio degli immigrati illegali. Solo nel 2008 ne sono stati espulsi più di 146.000[61] perché non in regola. Le zone con la maggior concentrazione di lavoratori stranieri sono Atene e la sua provincia, l'Attica, dove il 17% della popolazione residente è straniero,[59] e Salonicco, con il 7% circa.[59]

[modifica] Lingue

Primi versi dell'Iliade. La lingua ufficiale della Grecia è il greco, una lingua indoeuropea con quasi 4.000 anni di storia

La lingua ufficiale della nazione ellenica è il greco, parlato dal 98,5% della popolazione.

In Tracia orientale, dove si trova la minoranza musulmana oltre al greco si parlano anche il turco, il bulgaro (pomacchi) e il romaní. Nel nord del Paese, al confine con l'Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia si parlano alcuni tipi di dialetti slavomacedoni. Presenti, anche se in misura sempre più ristretta, minoranze di lingua arumena, collegata al romeno, sempre nel nord del Paese.

Inoltre sopravvive, anche se a stento, la lingua giudeo-spagnola, conosciuta in spagnolo come ladino (da non confondersi però con il ladino dolomitico), una lingua parlata nei secoli passati dagli ebrei espulsi dalla Spagna nel 1492 che trovarono rifugio nella penisola ellenica, in particolar modo a Salonicco.

Fra la popolazione greca, spiccano per la loro peculiarità il dialetto pontico, una variante della lingua greca parlata dai greci che abitavano la regione del Ponto in Asia Minore, e che si rifugiarono in Grecia dopo l'espulsione e il genocidio dei greci del Ponto da parte del governo turco,[29][62][63][64] e il dialetto tsakonico, parlato da circa 1200 persone nel Peloponneso.

[modifica] Religioni

Interno della chiesa Acheiropoietos a Salonicco, risalente al 450-470 circa d.C.

La religione più diffusa è quella cristiana ortodossa che fa capo alla Chiesa di Grecia. I rapporti tra lo Stato e la Chiesa sono regolati dall'articolo 3 della Costituzione Greca dove detta fede viene definita "predominante"[65]. A dichiararsi cristiano ortodosso è il 97% della popolazione greca[66]. La Costituzione inoltre garantisce libertà di religione. L'Ortodossia ha una lunghissima tradizione in Grecia, che trae le sue origini dall'Impero bizantino, quando essa era la religione ufficiale. Ancora oggi i canti e i salmi cantati nella Chiesa greco-ortodossa sono testimoni dell'enorme lascito culturale di Bisanzio, testimoniato anche dall'architettura delle chiese e dei monasteri greci.

Fra le minoranze religiose, spiccano quella musulmana e quella cattolica, la prima è riconosciuta come minoranza musulmana di Grecia, ed è costituita da circa 90.000 fedeli[66] che si trovano nella regione della Tracia, mentre la seconda è composta da 50.000 cattolici[66] principalmente sulle isole di Syros, Tinos e Corfù, ma anche nelle città di Salonicco e Atene. Sono entrambe attualmente in crescita per via dell'immigrazione, sia da Stati islamici come il Pakistan e il Bangladesh, che da Paesi a prevalenza cattolica come le Filippine. Secondo le stime della Chiesa Cattolica i cattolici in Grecia, comprensivi degli immigrati e degli stranieri, sono circa 200.000.[66]

Altre minoranze più piccole sono i protestanti, evangelici compresi, pari a circa 30.000,[66] i pentecostali, circa 12.000,[67] gli ebrei, pari a 5.500.[66] Inoltre ci sono 28.243 Testimoni di Geova,[68] 653 mormoni,[69] 501 avventisti del settimo giorno[70] e 30 liberi metodisti.[71]

Recentemente è comparsa una comunità di neopagani dodecateisti[72]. Gli aderenti al Dodecateismo sono in numero crescente. Alcune stime collocano il numero dei dodecateici in Grecia tra i 100.000 e i 200.000 aderenti, e quello degli iscritti alle istituzioni intorno alle 2000 unità. Il governo degli Stati Uniti indica invece la cifra molto minore di 2000 aderenti in senso generale.

[modifica] Economia

La crescita del PIL greco dal 2001 al 2011 (linea azzurra) confrontato con quello della Zona euro (linea blu).
Il turismo rappresenta il 15% del PIL greco. Nell'immagine: la cittadina di Nafplion nel Peloponneso.

Dopo la seconda guerra mondiale, si ebbe in Grecia un decollo economico, spesso definito "miracolo economico greco": la crescita del PIL fra il 1950 e il 1973 si attestava infatti ad un valore medio del 7%, valore che, negli stessi anni, era superato solo dal Giappone. Da allora la Grecia ha introdotto numerose riforme del bilancio dello Stato, grazie anche ai finanziamenti da parte dell'Unione Europea dall'anno della sua entrata, avvenuta nel 1981. Nel 2001 la Grecia entra a far parte dell'Euro, adottandolo ufficialmente nel gennaio 2002 insieme agli altri Stati dell'Unione. La crescita annuale del PIL della nazione ha superato notevolmente il corrispettivo valore della maggior parte dei Paesi dell'UE nel periodo dal 1996 al 2006.[73] Oggi è l'industria dei servizi a rappresentare il settore più vitale dell'economia greca, seguito dall'industria e dall'agricoltura.[74] In particolare, il settore del turismo rappresenta un'altra importante entrata, rappresentando il 15% circa del PIL annuale,[74] e impiegando, direttamente e indirettamente, il 16,5% della forza lavoro. Considerevole è l'industria della marina mercantile, che tradizionalmente legata a nomi quali Onassis, Niarchos e Latsis, rappresenta il 4,5% del PIL ed ha, secondo l'ufficio statistiche del Dipartimento dei Trasporti americano, la flotta più grande del mondo per tonnellaggio,[75] nonostante sia diminuita rispetto agli anni settanta. I maggiori porti del Paese sono quelli del Pireo di Atene e quello di Salonicco nel nord del Paese.

La Grecia è uno degli investitori principali della regione Balcanica, con 2 miliardi di euro di investimenti solo in Serbia,[76] la National Bank of Greece ha inoltre acquistato, nel 2006, il 46% della Finansbank turca, e il 99,44% della Vojvođanska Bank serba. Importanti sono gli investimenti di Piraeus Bank, Eurobank e della società di telefonia mobile Cosmote in altri Paesi della regione come la Bulgaria e la Romania. Il settore manifatturiero rappresenta il 13% del PIL, con l'industria alimentare che ne rappresenta la fetta più grande. Da notare il settore delle alte tecnologie e delle telecomunicazioni, che è in continua crescita. Altri prodotti sono i materiali per l'edilizia, il settore tessile, i macchinari e gli apparecchi elettrici. Al 10% del PIL, l'edilizia e la costruzione di infrastrutture è un altro importante pilastro dell'economia, testimoniato dai notevoli progressi in tale campo e dal boom delle Olimpiadi del 2004. L'agricoltura, al 7% del PIL, è l'ultimo settore di quelli degni di nota, e provvede all'esportazione di frutta, vino e olio d'oliva, di cui il Paese è uno dei maggiori produttori mondiali. La forza lavoro totale è di 4,9 milioni, ed è la seconda più attiva in ambito OCSE dopo la Corea del Sud.[77] Gli immigrati sono circa un quinto della forza lavoro totale e sono principalmente impiegati nell'agricoltura e nell'edilizia.

Notevole è anche l'estrazione di carbone sottoforma di lignite, pari ad una produzione di più di 62 milioni di tonnellate nel 2007, che porta la Grecia ad essere il 16º produttore di carbone nel Mondo.[78]

Il PIL pro capite annuo greco è il ventinovesimo più alto del mondo ed è pari a 27.624$ secondo il Fondo Monetario Internazionale,[79] paragonabile a quello di altri Stati europei come l'Italia, la Spagna e la Francia. La Grecia è diciottesima nel mondo come indice di sviluppo umano,[80] e secondo l'Economist il costo della vita ad Atene è pari al 90% di quello di New York, mentre nelle città più piccole e nelle regioni rurali è minore.

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Crisi economica della Grecia.

A cavallo tra il 2008 e il 2009 l'effetto della crisi globale si ripercuote fortemente sull'economia greca, palesandone una fragilità dovuta a corruzione ed evasione fiscale.[81] Per la prima volta dal 1993 l'economia greca registra un caso di recessione;[82] le stime sul deficit 2009 attribuiscono alla Grecia un rate del 12,5% sul PIL,[83] mentre sul finire sempre del 2009 la disoccupazione è al 9,6%[84] e il debito pubblico al 113,4% ma con una stima 2010 del 120,8%, che porterebbe la nazione ellenica a primeggiare in Europa in quanto a debito pubblico, superando l'Italia.[85] Alla pari con altre nazioni europee che affrontano la crisi, in base ad uno studio della Euler Hermes la Grecia prevede per il 2010 un incremento dei fallimenti delle aziende del 15%.[86] Lo stesso primo ministro George Papandreou a fine 2009 dichiara il rischio di bancarotta,[87] e per evitare ciò il governo è costretto a varare, all'inizio del marzo 2010, una serie di misure volte a sanare i conti pubblici, quali il blocco degli stipendi dei dipendenti pubblici e una riforma del sistema pensionistico, per un totale di 4,8 miliardi di euro.[88] Nonostante ciò il governo riesce ad attrarre, nell'ottobre 2010, investimenti da parte di Cina e Qatar per diversi miliardi di dollari,[89][90] e pianifica investimenti nel settore dell'energia verde,[91] per un totale di 45 miliardi di euro.[92] La situazione non sembra migliorare nel 2011, in quanto l'agenzia di rating Moody's taglia ulteriormente il rating della Grecia portandolo alla valutazione Caa1, cosa che costringe il governo ad effettuare nuovi tagli per 6,5 miliardi di euro e nuove privatizzazioni al fine di ottenere nuovi prestiti da parte dell'Unione Europea e del Fondo Monetario Internazionale.[93]

[modifica] Ordinamento dello stato

L'ordinamento dello Stato greco è quello di una repubblica parlamentare.

La Porta dei Leoni a Micene, nel Peloponneso.

[modifica] Suddivisioni amministrative

In seguito alla riforma amministrativa entrata in vigore dal 1º gennaio 2011 denominata riforma Kallikratis[94] la suddivisione amministrativa della Grecia è la seguente:

  1. Al primo livello vi sono tredici regioni (in greco perifereies περιφέρειες) guidate da un Governatore (in greco: periferiarchis περιφερειάρχης) e un consiglio regionale (in greco periferiako symvoulio περιφερειακό συμβούλιο), la preesistente suddivisione delle regioni in 54 prefetture è stata abolita, le prefetture permangono solo per l'assegnazione dei seggi in consiglio regionale
  2. Al secondo livello sono state costituite 74 unità periferiche
  3. Al terzo livello vi sono i comuni che sono stati ridotti da 1.033 a 325
Elenco Regioni (perifereies):
  1. Attica
  2. Grecia Centrale
  3. Macedonia Centrale
  4. Creta
  5. Macedonia Orientale e Tracia
  6. Epiro
  7. Isole Ionie
  8. Egeo Settentrionale
  9. Peloponneso
  10. Egeo Meridionale
  11. Tessaglia
  12. Grecia Occidentale
  13. Macedonia Occidentale
GreeceNumberedPerepheries.png

La regione autonoma del Monte Athos, è una regione monastica sotto la sovranità greca.

Prima del 1997, anno della riforma Kapodistrias[95] la struttura di enti amministrativi territoriali della Grecia era caratterizzata da 5.775 autorità locali: 457 demoi e 5.318 koinotetes, suddivisi in 12.817 località (oikosmoi).

[modifica] Principali città

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Città della Grecia.
La città di Salonicco, importante centro industriale, portuale ed economico

Elenco delle 10 maggiori città greche per numero di abitanti:

Pos. Nome città Perifereia di appartenenza Popolazione comune[96] Popolazione area urbana
1 Atene Attica 789.166 4.013.368[97]
2 Salonicco Macedonia centrale 397.156 995.766[98]
3 Patrasso Grecia occidentale 210.494
4 Pireo Attica 181.933 Area urbana di Atene
5 Heraklion Creta 163.155
6 Peristeri Attica 146.743 Area urbana di Atene
7 Larissa Tessaglia 145.981
8 Volos Tessaglia 142.923
9 Kallithea Attica 115.150 Area urbana di Atene
10 Nikaia Attica 111.220 Area urbana di Atene

[modifica] Istituzioni

La Grecia è una repubblica parlamentare in base al referendum del 8 dicembre 1974. La Costituzione adottata l'11 giugno 1975, emendata nel marzo 1986, nella primavera del 2001 e successivamente nel 2008, include specifiche garanzie delle libertà civili.

Il Presidente della Repubblica (Πρόεδρος της Ελληνικής Δημοκρατίας) è scelto da una maggioranza qualificata del Parlamento per un mandato di cinque anni rinnovabili una seconda volta, ed è formalmente il Capo di Stato. Tuttavia, è il Primo Ministro con il suo governo che svolge il ruolo centrale nel processo politico, mentre il presidente svolge funzioni governative molto limitate, oltre che le funzioni cerimoniali e di rappresentanza.

I greci eleggono i 300 membri del Parlamento monocamerale del Paese (Vouli ton Ellinon) con suffragio universale e scrutinio elettorale segreto dai maggiorenni di 18 anni d'ambo i sessi; per un massimo di quattro anni, ma le elezioni possono accadere a intervalli più frequenti. La Grecia usa un complesso sistema elettorale a rappresentanza proporzionale rinforzato che prevede uno sbarramento al 3%, che svantaggia i partiti minori specialmente il secondo partito alle elezioni e si accerta che il partito che vince nel voto nazionale avrà una forte maggioranza nel Parlamento. Un partito deve quindi ricevere il 3% del voto nazionale totale per guadagnare il diritto alla rappresentanza parlamentare.

Le politiche parlamentari greche muniscono il principio del dedilomeni, cioè della "riservatezza dichiarata" del Parlamento al Primo Ministro e della sua gestione. Ciò significa che il Presidente della Repubblica è limitato nella nomina del Primo Ministro a una persona che sarà approvata dalla maggioranza dei membri del parlamento (cioè 151 voti). Con l'attuale sistema elettorale, è il capo del partito che ha vinto le elezioni parlamentari, ad essere nominato Primo Ministro. Una amministrazione può, in qualunque momento, chiedere "un voto di riservatezza"; per contro, un certo numero di membri del Parlamento può chiedere quello che è un voto di "rimprovero". Entrambi sono casi rari con i risultati solitamente prevedibili, poiché votare fuori della linea di partito accade molto raramente.

[modifica] Forze armate

Due F-16 dell'Aeronautica Militare Ellenica.
Sottomarino Papanikolis tipo 214 della Marina Militare Ellenica.

Le Forze armate greche consistono in:

Il Presidente della repubblica è il comandante in capo delle forze armate e presiede il consiglio di difesa (In greco, Συμβούλιο Άμυνας) (ΣΑΜ). L'autorità civile per le forze armate greche è il Ministero della difesa nazionale, (in greco, Υπουργός Εθνικής Άμυνας) (Υ.ΕΘ.Α.). Attualmente in Grecia vige il servizio militare obbligatorio universale per i maschi dai 18 ai 45 anni. Il servizio militare dura solitamente 9 mesi e si svolge nell'esercito, nella marina militare, o nell'aviazione. Le donne possono servire nelle forze armate greche, ma non possono essere coscritte.

[modifica] Servizi Segreti

Il servizio segreto Nazionale Ellenico (EYP) (greco: Ethniki Ypiresia Pliroforion, Εθνικη Υπηρεσια Πληροφοριων, ΕΥΠ) è il servizio segreto nazionale greco. Le relative sedi sono situate ad Atene.

[modifica] Bandiera

La bandiera greca è composta, secondo la Legge greca, da nove strisce orizzontali di uguali dimensioni, dove i colori che si alternano sono ciano (partendo dall'alto) e bianco, con una croce greca bianca su sfondo ciano nell'angolo in alto a sinistra.
La croce rappresenta l'importanza che ha avuto la Chiesa Cristiana Ortodossa nella liberazione della Grecia dal giogo dell'Impero Ottomano, mentre le nove strisce rappresentano le sillabe del motto dello Stato Ellenico: Έλευθερία ή Θάνατος, ovvero "Libertà o morte".
La bandiera odierna è in uso fin dal 1822, l'anno dopo l'inizio della Guerra d'Indipendenza.[99] Come alternativa veniva spesso anche usata una bandiera con la sola croce bianca a tutto campo su sfondo azzurro (quindi senza strisce), che è stata a tratti anche bandiera ufficiale fino al 1978, quando è stata dichiarata unica bandiera ufficiale quella con le nove strisce, come da Legge.[99]
Le origini dei colori bianco e azzurro sono controverse: c'è chi li fa risalire ai colori dello stemma della regione tedesca della Baviera (il primo re di Grecia, Ottone I di Grecia era infatti bavarese), chi invece pensa più semplicemente che sia un riferimento all'azzurro del mare e del cielo e al bianco della schiuma delle onde, simbolo dell'importanza del mare per la Grecia. Inoltre già dal 1769, e durante la Guerra d'Indipendenza veniva usata, fra le varie bandiere dei rivoluzionari, una bandiera con croce blu su fondo bianco, come visibile anche in un dipinto di Vryzakis del 1865.

[modifica] Politica

[modifica] Politica interna

La Grecia ha un sistema multipartitico dominato da due partiti politici che sono:

Altri partiti presenti attualmente in parlamento (o nel parlamento europeo):

Altri partiti:

[modifica] Politica estera

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi le voci Enosis e Epiro settentrionale.

Le questioni prominenti nella politica estera della Grecia comprendono il problema di Cipro, il confine delle acque territoriali greche e turche nel mare Egeo e la disputa sul nome dell'Ex Repubblica Yugoslava di Macedonia.

[modifica] Feste della Grecia

Date Nome In Italiano Nome In greco Motivazioni
1º gennaio Capodanno  
6 gennaio Epifania Theofània "Θεοφάνεια" Manifestazione della divinità di Gesù Cristo
25 marzo 25 marzo Eikostì-pémpti Martiou, Ευαγγελισμός Θεοτόκου Anniversario dell'inizio della Guerra d'indipendenza greca nei confronti dell'Impero Ottomano nel 1821
Pasqua Domenica di Pasqua Kyriakì tou Pàscha, Κυριακή του Πάσχα Calcolata seguendo il calendario giuliano
1º maggio Festa dei lavoratori Ergatikì Protomagià, Εργατική Πρωτομαγιά  
15 agosto Ferragosto Assunzione della B.V. Maria, Κοίμηση της Θεοτόκου Letteralmente "Κοίμηση" è la Dormizione di Maria
28 ottobre Il "Giorno del No" 'To Ochi' o 'Imera tou Ochi", Το όχι - Ημέρα του όχι (let. Giorno del "No") Celebrazione del rifiuto di consegnare le armi alle forze armate italiane nel 1940
17 novembre Politecnico Polytechneio, Πολυτεχνείο Anniversario della protesta studentesca del 1973 contro la giunta militare dei colonnelli (1967-1974)
25 dicembre Natale Christougenna, Χριστούγεννα Nascita di Gesù Cristo

[modifica] Cultura

[modifica] Musica

Maria Callas ad Amsterdam nel 1973, durante il suo ultimo tour.

Artisti e gruppi musicali greci famosi in tutto il mondo sono: il soprano Maria Callas, il gruppo rock degli anni '60-'70 Socrates Drank the Conium, il compositore di musica elettronica Vangelis (Oscar per migliore colonna sonora nel 1982), il cantante Demis Roussos e il compositore Mikis Theodorakis.

[modifica] Letteratura

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi le voci letteratura greca e romanzo greco.

Età Antica e Classica (i maggiori testi sono l'Iliade e l'Odissea)

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi le voci lista dei filosofi greci e Anax.

Età Moderna e Contemporanea.

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Lista degli scrittori greci dell'età moderna e contemporanea.

[modifica] Cucina greca

Insalata greca.
Souvlaki serviti con pane, patatine fritte e limone.
Il caffè frappé, inventato in Grecia, a Salonicco nel 1957, è una delle bevande più consumate d'estate.

La cucina greca vanta una plurisecolare tradizione gastronomica. Caratterizzata principalmente per il fatto di essere una cucina mediterranea, non manca però di un sostanziale apporto di cibi ricchi di grassi saturi, in quanto molto diffuso è l'uso della carne di agnello, montone e maiale. Nelle zone costiere e insulari, invece, il pesce fa parte dei piatti tradizionalmente importanti.

Nella cucina greca sono presenti principalmente prodotti freschi cucinati in vario modo. I piatti più conosciuti anche al turismo internazionale sono il moussaka, lo stifado, l'insalata greca (a base di pomodoro, cipolla, olive nere, formaggio feta e origano), la spanakopita (a base di spinaci), la tyropita, i ghemistà (pomodori e peperoni ripieni di riso, carne macinata e varie spezie), il souvlaki (uno spiedino di maiale alla brace) e il gyros.

Altri piatti piuttosto diffusi sono la skordalia (un purè di patate con noci, mandorle, aglio e olio d'oliva), lo tzatziki (yogurt, cetrioli, anice, aglio e olio d'oliva), il polpo grigliato, il formaggio feta (spesso servito con un pizzico di origano e olio d'oliva), i dolmades (involtini di riso in foglia di vite), vari legumi cucinati in vario modo, le olive (quelle di Kalamata fra le più famose al mondo), e vari formaggi regionali. L'olio di oliva, di cui la Grecia è il terzo produttore mondiale[100] e il maggiore consumatore pro-capite al mondo[101] è presente quasi in ogni piatto.

Alcuni piatti risalgono probabilmente all'Antica Grecia, come la zuppa di lenticchie e il pasteli, una barretta di sesamo e miele.

Molto diffusi in alcune regioni, soprattutto montane e continentali, sono le salsicce, il kokoretsi (a base di interiora di agnello allo spiedo), e varie carni alla brace.

Dessert molto famosi sono il galaktoboureko (a base di latte, uova, zucchero e pasta phyllo, anch'essa di origine greca), lo yogurt con miele e noci (spesso mangiato a colazione),[102][103] la vassilopita (mangiata a Capodanno secondo tradizione), il baklava e il kadaifi, questi ultimi due in comune con la cucina mediorientale.

Le spezie e gli aromi più usati sono l'origano, la menta, l'aglio, l'anice, le foglie di alloro, il timo, il basilico e la cannella.

Fra le bevande, il vino è sicuramente fra le più importanti, ce ne sono moltissime varietà sia di rosso che di bianco, anche se il più famoso è sicuramente il retsina, un vino bianco aromatizzato con la resina di pino e prodotto principalmente nella regione dell'Attica. Inoltre si ricorda l'ouzo (aromatizzato all'anice), il metaxa (un brandy molto famoso) e il caffè frappé, inventato in Grecia nel 1957 da Dimitrios Vakondios.

[modifica] Danza greca

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Danza pirrica.

[modifica] Note

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[modifica] Bibliografia

  • Richard Clogg, Storia della Grecia moderna, 2a edizione, Milano, Bompiani, 1998.
  • Michael Llewellyn Smith, Ionian Vision: Greece in Asia Minor, 1919-1922, 2a edizione (in Inglese), London, C Hurst & Co Publishers Ltd, 1998.
  • Giancarlo De Carlo, "Viaggi in Grecia", Quodlibet, Macerata 2010

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